Il Lombardia 2020, Giulio Ciccone soddisfatto a metà: “Abbiamo dato tutto e non abbiamo mollato fino al traguardo, ma gli avversari avevano qualcosa in più”
Prima top ten in una Classica Monumento per Giulio Ciccone. Il corridore della Trek-Segafredo è infatti giunto quinto sul traguardo di Como, migliore degli italiani in questo Il Lombardia 2020, precedendo il compagno di squadra Vincenzo Nibali ma giungendo alle spalle di un altro corridore della Trek, Bauke Mollema. Malgrado nel finale fossero dunque in tre, nessuno degli uomini della formazione statunitense è riuscito a fare la differenza quando sono avvenuti i primi scatti sul Civiglio, palesando una condizione non ancora al top. Nonostante questo, il risultato finale è abbastanza positivo, e lo stesso scalatore abruzzese ne è consapevole parlando con i giornalisti dopo l’arrivo.
“Sono soddisfatto a metà – esordisce Ciccone – perché è vero che abbiamo dato tutto e non abbiamo mollato fino al traguardo, però le aspettative erano diverse quando ci siamo trovati in tre della stessa squadra in un gruppo di sei. Il gioco di squadra c’è stato, per quanto possibile. Semplicemente gli altri tre avevano qualcosa in più“.
“A livello personale – prosegue il 25enne – se guardo la mia prestazione, sono contento. Fino ad ora il Lombardia era una corsa sulla carta adatta a me che mi aveva sempre respinto. Oggi invece sono stato competitivo“.
In chiusura, le dichiarazioni dell’abruzzese sono, come quelle del compagno di squadra Nibali, improntate all’ottimismo verso i prossimi appuntamenti: “Credo che dobbiamo guardare con fiducia al futuro, non solo a livello personale ma anche come squadra. Gara dopo gara, la condizione sta crescendo. Ci manca quel cambio di ritmo che fa la differenza nel finale e che ottieni solo correndo. Non abbiamo vinto, ma siamo stati competitivi. È un segnale incoraggiante“.
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